Il Duomo di San Giovanni Battista è la principale chiesa di Oderzo ed è sede della forania opitergina della Diocesi di Vittorio Veneto. Accanto al Duomo, diverse altre chiese fanno parte del patrimonio umano e religioso della città.
Il Duomo della città, iniziato circa nell’anno 1000 e consacrato il 28 Ottobre 1536,
si erge monumento maestoso di architettura romanicogotica,
nobile testimonianza di religione e fede. Attraverso i secoli
subì squarci e rifacimenti che alterarono e deformarono la originale
struttura architettonica, ora ripristinata con i notevoli lavori eseguiti
negli anni 1921-1924 per volontà dell’Abate Mons. Domenico
Visentin.
Per avere ulteriori informazioni sul Duomo di San Giovanni Battista e sulle sue opere interne, scarica il pdf.
Download
Le origini di questa chiesa sono antichissime, si fanno infatti risalire
attorno all’anno 1000, in piena età medievale.
Verso la prima metà del XVI secolo venne ceduta dai Monaci
Eremiti alle Monache Dominicane che qui insediarono il loro
monastero. A causa dei numerosi rifacimenti, dell'antica struttura
rimangono solo la sagrestia e il campanile romanico. Al suo interno
sono sepolti alcuni illustri cittadini.
Mappa
Situata nella contrada omonima, all’inizio era un oratorio dedicato
alla SS. Annunziata, probabilmente eretto nel XV secolo. L’oratorio
fu successivamente trasformato in chiesa agli inizi del 1700, con la
dedicazione a San Giuseppe.
Molto frequentata un tempo, soprattutto in occasione della sagra,
che si svolgeva annualmente nella contrada e per la curiosità
destata da un suggestivo presepe in essa conservato.
Mappa
La chiesa del Beato Bernardino Tomitano si trova in pieno centro
storico, tra due palazzi di proprietà. Venne eretta verso la fine
del 1600 come oratorio privato dai Tomitano, famiglia nobile di
origine feltrina cui apparteneva il titolare Bernardino da Feltre. La
chiesetta, dedicata al frate predicatore, ospita una lapide dedicata
ai caduti di tutte le guerre e raccoglie i nomi e le immagini di
numerosi di essi.
Mappa
Situata nella omonima contrada, nei pressi dell’argine del fiume
Monticano e la strada del “Gorgazzo”.
Nulla si conosce di preciso circa la data della sua edificazione, la si
trova nominata per la prima volta nel 1887 in occasione di una
visita pastorale del vescovo Brandolini Rota.
Mappa